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lunedì 13 febbraio 2012

La legge dell'ex fa godere Cagliari

Il Cagliari supera il Palermo 2-1 e il protagonista del match è l'ex rosanero Pinilla. Al Sant'Elia succede tutto nella ripresa: una grande azione sull'asse Ribeiro-Ibarbo consente al cileno di segnare a porta vuota la rete del vantaggio al 56'. I sardi raddoppiano all'81' grazie a Dessena che insacca su respinta corta di Viviano dopo la punizione calciata dallo stesso Pinilla. Hernandez si procura e trasforma un rigore all'83', ma è troppo tardi. LA PARTITA Al Sant'Elia si misurano due tra le squadre più in forma di questo campionato. Il primo tempo si chiude con le porte inviolate, ma questo non deve ingannare. I ritmi sono alti ed è solo merito dei due portieri se il risultato non si sblocca. Come si suol dire, la parata di Viviano sul colpo di testa di Pinilla all'8' vale quanto un gol. Il portiere battezza un angolo, ma riesce in controtempo a respingere la sassata del cileno con un gran guizzo. Agazzi non vuole essere da meno e su un bel diagonale di Ilicic si distende in angolo. Il Cagliari, che era partito in sordina, riesce a far sì che non si noti il forfat di Cossu che, dopo appena 5', è costretto a lasciare il suo posto al giovane colombiano Ibarbo a causa dell'infortunio che ne aveva messo in dubbio la presenza in campo. Nella ripresa, i padroni di casa confezionano un gioiello che vale la rete del vantaggio. Ibarbo dialoga splendidamente con Thiago Ribeiro, brucia sullo scatto Balzaretti e mette in mezzo un pallone solo da spingere in rete. Viviano non riesce a intervenire sulla rasoiata e Pinilla deposita a porta sguarnita. Il Palermo accusa il colpo e i sardi amministrano senza troppi patemi. L'occasione più nitida capita a Hernandez che, sul filo del fuorigioco, colpisce di testa a colpo sicuro. Agazzi, anche in questo frangente, è provvidenziale. A 9' dalla fine arriva il gol che sembra congelare la partita. Un missile su punizione dello stesso Pinilla viene disinnescato dall'ex estremo difensore del Bologna, ma sulla respinta corta si avventa come un falco Dessena che brucia Migliaccio, subentrato al posto di un imbufalito Bertolo. Questa volta gli ospiti hanno una grande reazione d'orgoglio e 2' dopo sempre Hernandez si procura un rigore, concesso dall'arbitro per fallo di mano di Perico. Lo stesso uruguaiano trasforma e da quel momento comincia il forcing dei rosanero che chiudono i rossoblù nella loro area di rigore, ma senza concretizzare. Il 2-1 premia un buon Cagliari che prosegue il momento d'oro tra le mura amiche (tre vittorie e un pareggio dopo la sosta) e fa un altro passo verso la salvezza. Il Palermo, reduce dai 10 punti messi in cascina nelle ultime quattro sfide, non riesce proprio a spuntarla lontano dal Barbera dove ha collezionato appena quattro punti (il successo manca dallo scorso maggio). Forse manca un pizzico di personalità ai rosanero in trasferta, ma le ultime prestazioni fanno ben sperare. Certamente, le ambizioni europee vengono leggermente ridimensionate, ma in casa Zamparini bisogna anche sapersi accontentare di un po' di sana tranquillità. Semmai si può fare un altro tipo di critica: perché lasciarsi scappare un attaccante come Pinilla? Anche in questa circostanza la legge dell'ex non ha tradito.