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domenica 5 febbraio 2012

La Roma affossa l'Inter: 4-0

Una grande Roma travolge l'Inter per 4-0 al termine di una gara mai in discussione, in cui i giallorossi hanno dominato dall'inizio alla fine. La squadra di Luis Enrique apre le marcature al 13' con Juan, che sugli sviluppi di un angolo fa gol di testa. Il raddoppio è opera di Borini (41'), che si ripete al 48' con un bel destro che batte Julio Cesar. All'89' c'è gloria anche per Bojan, bravo a farsi largo in mezzo a tre uomini. LA PARTITA Una sola squadra in campo, la Roma. Guidata da un allenatore che, reduce da un punto in due partite, ha il coraggio delle proprie idee e la forza di portarle avanti anche a costo di saltare a causa delle stesse. I giallorossi schiantano l'Inter per 4-0, la demoliscono e l'affossano. Il 4-3-3 di Luis Enrique è uno spettacolo che produce ritmo, gioco sulle fasce, verticalizzazioni, scambi nello stretto e occasioni da rete. Produce calcio allo stato puro, la Roma, la cui brillantezza è resa ancora più evidente dalla (non) prestazione degli avversari. Ranieri, privo di Sneijder, è libero di schierare l'amato 4-4-2 con cui la Beneamata aveva conquistato sette vittorie di fila. Palombo e Cambiasso fanno i mediani mentre Obi e Zanetti, altri due mediani, agiscono sulle fasce. Risultato? A Pazzini e Milito, là davanti, non arrivano rifornimenti e la squadra si spacca in due. L'atteggiamento è a dir poco passivo, l'Inter bada solo a difendere cercando di non concedere spazi ma regalando, come beffarda conseguenza, voragini in ogni parte del campo. Juan, con un gran colpo di testa su azione d'angolo, spacca lo 0-0 dopo 13 minuti. Al 41' Pjanic lancia Borini sulla sinistra, il giovane attaccante rientra sul destro, fa sedere Samuel e infila Julio Cesar: 2-0 Roma con cui si chiude il primo tempo che racconta di un sfera che, per il 67% del tempo, è stata tra i piedi di Totti e compagni. La confusione di Ranieri emerge clamorosamente a inizio ripresa. Con la squadra sotto per 2-0, il tecnico romano lascia negli spogliatoi Pazzini per inserire, al suo posto, Poli. I nerazzurri, così, si ritrovano in campo cinque incontristi in un colpo solo con il povero Milito costretto a portare la croce in attacco. La Roma, dal canto suo, non arretra di un centimetro ma, anzi, chiude la gara già dopo 3 minuti grazie a Borini, che scatta sul filo del fuorigioco e trafigge ancora Julio Cesar. Il gong sulla gara arriva in questo momento, visto che la Beneamata non riesce mai a rendersi pericolosa e nemeno per caso. Luis Enrique spedisce in campo Bojan a un quarto d'ora dal termine e c'è gloria anche per l'ex Barcellona. Minuto 89: lo spagnolo addomestica un pallone in mezzo a tre interisti (Lucio, Cordoba e Poli), si gira in un millesimo di secondo e scarica un destro che si infila all'angolino. Poker d'assi servito. Trionfano le idee di Luis Enrique, che stritolano la paura di Ranieri e, adesso, lo minacciano anche in classifica. La Roma, a cui manca il recupero col Catania, si porta a soli due punti e annusa il profumo del sorpasso. Dopo 19 partite di cura Ranieri (equivalente di un girone d'andata) la sensazione, in casa Inter, è che si sia tornati al punto di partenza.