domenica 15 gennaio 2012
Cesena-show, Mutu affonda il Novara
Un super Adrian Mutu ha trascinato il Cesena a un successo importantissimo in chiave salvezza contro il Novara. Nel 3-1 del Manuzzi c'è tanta farina del sacco del romeno che apre le marcature al 20' con un gol di rapina su respinta di Ujkani. Poco prima dell'intervallo poi lo stesso attaccante realizza un rigore che vale la doppietta. Al 45' l'autorete di Rinaudo chiude la sfida che non viene riaperta nemmeno dal gol casuale di Morimoto nel finale.
LA PARTITA
Piadina romagnola e lambrusco per tutti in serata dalle parti di Cesena. Offre Mutu. I bianconeri di Arrigoni hanno di che festeggiare dopo la schiacciante vittoria nello scontro diretto contro un Novara mai in partita. Un 3-1 nel 'derby del sintetico' che in sintesi, giusto per adeguarsi al rettangolo di gioco, è più che meritato. La differenza vista in campo tra le due squadre è infatti ben maggiore dei tre punti che adesso le dividono in graduatoria. I romagnoli, forti di un Mutu in gran giornata, hanno dominato la sfida in un lungo e in largo rovinando la prima uscita in maglia azzurra di Mascara, Rinaudo e Jensen. Il Novara, di contro, nonostante i nuovi acquisti non ha saputo cambiare marcia dopo il pesante k.o. interno con la Fiorentina, subendo un'altra scoppola che peserà tanto in classifica ma ancora di più nel morale del gruppo. Della serie: tra la peggior difesa e il peggior attacco è sempre meglio avere il peggiora attacco. Almeno in Italia.
La partita nel tabellino - e non solo - l'ha vinta Adrian Mutu. La differenza in campo l'ha fatta il romeno che con poche giocate ha fatto saltare il banco novarese nonostante il muro a cinque schierato da Tesser. Una barricata eccessiva rivelatasi fin troppo fragile che ha cominciato a barcollare già nei primi minuti per poi crollare definitivamente al 20' con la prima picconata decisiva di Mutu, bravo e rapace a ribadire in rete una super parata di Ujkani su Eder. Il vantaggio però è stata la normale conseguenza di un approccio alla gara dei ragazzi di Arrigoni deciso e positivo, fatto di grande corsa e buon palleggio, con tanto di mal di testa consegnato con posta celere a Dellafiore e Morganella. I movimenti cercati ma poco coordinati dei nuovi acquisti novaresi hanno fatto il resto traducendo in dominio assoluto bianconero i primi quarantacinque minuti. A coronamento di una frazione perfetta infine sono arrivati i premi partita. Candreva al 38' si procura un rigore che Mutu realizza con freddezza (dopo un fallo di mano di Parolo non ravvisato) e poco prima del the caldo è l'autorete (sfortunata) di Rinaudo ad affossare la banda Tesser definitivamente.
Proprio come successo contro la Fiorentina però il Novara non mostra cenni di reazione nella ripresa. Segnale più che preoccupante per una squadra che nelle intenzioni ha tutta la volontà di salvarsi ma che è incapace di tradurre sul campo le proprie dichiarazioni belliche, anzi. La tranquillità con cui il Cesena ha controllato la partita al ritorno dagli spogliatoi è preoccupante. Mutu scherza con Morganella, come e più del primo tempo. Si procura un rigore che Candreva sbaglia con eccessiva tranquillità ma è con l'infortunio che lo costringe a lasciare il campo che si insedia fisso nei pensieri dei suoi tifosi. Preoccupati sì, ma anche felici. Il Cesena ha dato forti segnali di vita. Tre squilli alla corsa salvezza. Squilli che dalle parti di Novara sono risuonati come allarme rosso, e la rete - casuale - di Morimoto nel finale non cambia la storia. Domenica poi arriva il Milan.