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sabato 14 gennaio 2012

Serie A: Catania-Roma sospesa

L'arbitro Tagliavento ha sospeso Catania-Roma - anticipo della 18.ma giornata di Serie A - al 20' del secondo tempo a causa della forte pioggia che ha reso impraticabile il campo. Al momento dell'interruzione, il risultato era fermo sull'1-1 con i siciliani che erano passati in vantaggio al 24' grazie a un gol di Legrottaglie. De Rossi, al 29', aveva pareggiato i conti di testa. Gli ultimi 25 minuti della gara saranno giocati l'8 o il 15 febbraio. Per capire quale sarà il giorno in cui verranno disputati gli ultimi 25 minuti del match bisognerà attendere l'esito dei quarti di finale di Coppa Italia: se la Roma dovesse battere la Juventus, accedendo così alla semifinale in programma l'8 febbraio, la gara sarà recuperata il 15 febbraio. Viceversa, si giocherebbe l'8 febbraio. LA PARTITA La sospensione è un bel jolly per la Roma, visto che la serata non prometteva certo bene alla truppa di Luis Enrique. I giallorossi, nel primo tempo, soffrono la rapidità dei siciliani così come la scarsa ispirazione del trio Bojan-Totti-Lamela. La Roma prova a gestire la biglia e il Catania si difende. La Roma palleggia e il Catania attende. La Roma non sfonda, perde palla, e il Catania riparte come un missile. I primi 45 minuti si possono riassumere così, con la squadra di Montella che cresce vertiginosamente col passare dei minuti e spreca almeno tre limpide occasioni per mettere la testa avanti. Per la verità, i siciliani, in vantaggio ci vanno anche. Minuto 24: Kjaer ha appena salvato sulla linea un destro di Bergessio e, sugli sviluppi dell'azione, un calcio di punizione di Lodi serve alla testa di Legrottaglie l'assist per l'1-0. Passano sei minuti e De Rossi, sempre di testa, ristabilisce la parità sfruttando un corner di Totti. Da qui in poi è monologo Catania, che tra il 43' e il 45' va a un passo dal 2-1 prima con Bergessio (salvataggio provvidenziale di Kjaer) e, poi, con un sinistro a incrociare di Gomez che, dopo essersi bevuto Rosi, sfiora il palo alla sinistra di Stekelenburg. Nella ripresa succede poco o nulla, anche perché più che una partita di calcio sembra una sfida di pallanuoto. Il terreno, inzuppato d'acqua, in alcuni punti frena del tutto la palla e in altri l'accelera oltre ogni limite. Il match non è più un match, Tagliavento se ne accorge e al 63', per la prima volta, testa le condizioni del campo. C'è chi non vuole proseguire e chi preferirebbe continuare. L'arbitro sceglie la prima opzione ma dopo un paio di minuti è costretto a tornare sui suoi passi perché le condizioni del Massimino sono decisamente impraticabili. Partita sospesa e tutti a casa. Luis Enrique, sotto sotto, non vedeva l'ora.