sabato 28 gennaio 2012
Serie A:il Parma pareggia a Catania
Catania e Parma, nell'anticipo della 20.ma giornata, pareggiano 1-1 al termine di una partita avara di emozioni e ricca di tattica. Al Massimino i padroni di casa passano in vantaggio al 33' grazie a Bergessio, che scatta sul filo del fuorigioco, salta Pavarini e segna di sinistro. Il pareggio, per la squadra di Donadoni, arriva dieci minuti più tardi con Modesto, bravo a infilare Campagnolo con una conclusione che si infila all'angolino basso.
LA PARTITA
Un punto ciascuno che non fa male a nessuno. Un pareggino che, visto l'andamento della partita, non può che accontentare entrambe le squadre, scese in campo con un atteggiamento non certo audace e di cui il risultato è figlio, senza dubbio, legittimo.
Montella e Donadoni si presentano con un tridente a testa che, sulla carta, promette scintille, spettacolo ed emozioni. Da una parte Barrientos, Bergessio e Gomez, dall'altra Giovinco, Floccari e Biabiany. Ad emergere, però, è il timore delle due squadre, impegnate più a non concedere alcun spazio all'avversario piuttosto che a trovarne qualcuno, di spazio, per offendere. Il match scivola così via fino al 33', quando Biagianti lancia sul filo del fuorigioco (posizione dubbia) Bergessio: Lucarelli buca l'intervento, Brandao si fa bruciare e l'argentino prima supera Pavarini e, poi, da angolo acutissimo, incrocia di sinistro sul secondo palo. E' l'1-0 che dà il via alla gara, sin qui più simile a un'amichevole infrasettimanale. Giovinco impiega due minuti per spaventare i siciliani con un sinistro di poco a lato (35'). Ne passano altri otto e Floccari colpisce il palo di testa; l'azione prosegue e, sugli sviluppi di un cross di Valiani messo fuori da Potenza, Modesto calcia sporco col mancino dal limite dell'area: palla che si dirige all'angolino basso, Campagnolo non ci arriva e 1-1.
L'11 ducale, evidentemente, non convince Donadoni, che dopo la pausa lancia l'ex interista Jonathan al posto del tentennante Brandao. Il 3-4-3, così, si trasforma in un più compatto 4-4-2 dove Biabiany, largo a destra, ha la licenza per fare la terza punta in fase d'attacco. Montella non cambia l'assetto ma, in ordine cronologico, inserisce Delvecchio, Catellani e il redivivo Suazo. Gli etnei, però, faticano a rendersi minacciosi se non con Lodi, pericolo pubblico numero uno a ogni calcio di punizione. Intanto, dall'altra parte, Biabiany non rispetta le consegne dell'ex c.t. azzurro, che toglie il francesino al minuto 67. Entra Okaka e proprio all'ex giallorosso, nel finale, capita l'occasionissima per sbancare il Massimino: il centravanti si invola verso la porta di Campagnolo, calcia di sinistro e sfiora il palo. Un sussulto improvviso, che non basta per sbilanciare un match dominato dall'assoluto equilibrio.