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lunedì 23 gennaio 2012

L'Inter stende la Lazio 2-1

L'Inter batte la Lazio e sale al quarto posto in classifica scavalcando proprio i biancocelesti. A San Siro, nel posticipo della 19.ma giornata di Serie A, i nerazzurri vincono per 2-1 dopo che la squadra di Reja era passata in vantaggio con un bel destro di Rocchi (30'). Il pareggio dell'Inter è firmato da Milito, che al 44' infila Marchetti di sinistro. Nella ripresa, al 63', Pazzini completa la rimonta con un preciso pallonetto. LA PARTITA Con le unghie e con i denti. Con l'orgoglio dei vecchi senatori e con gli episodi che girano tutti a favore. L'Inter non esalta, non domina, non sfonda. Alla fine, però, vince in rimonta e continua la scalata a una classifica che la vede al quarto posto a sei punti dalla capolista Juventus. I numeri testimoniano la fame di un gruppo dato per finito, che invece si presenta al giro di boa del campionato con sette vittorie consecutive: nove successi nelle ultime dieci gare, 19 gol fatti e 4 subiti. Numeri, appunto, che raccontano molto anche al contrario. Perché se dopo uno sforzo del genere la squadra si trova davanti ancora tre squadre, significa che le altre non stanno certo a guardare e, anzi, l'avvio di stagione disastroso potrebbe essere cosa irrimediabile. Rimediabile, invece, è stato l'inizio al rallentatore dell'Inter. Julio Cesar, al 14', viene salvato dal palo dopo uno svarione di Lucio che regala a Rocchi il possibile assist per lo 0-1. La Lazio si presenta a San Siro con personalità e pressing alto, corsa e convinzione. I biancocelesti sorprendono l'Inter con il loro atteggiamento e, alla mezz'ora, passano grazie Rocchi: Lucio, nell'occasione, salva dal fuorigioco il capitano laziale che poi è letale con un destro in diagonale. I nerazzurri pagano la mancanza di Thiago Motta (squalificato), che dimostra come questa squadra non ne possa più fare a meno. Ranieri, obbligato a utilizzare la coppia Cambiasso-Zanetti a centrocampo, ha l'handicap della mancanza di qualità che limita la squadra soprattuto in attacco, dove Milito e Pazzini non ricevono quasi mai biglie giocabili. A creare qualcosina d'interessante dovrebbe pensarci Alvarez, ma sono più i palloni che perde rispetto a quelli che riesce ad addomesticare. L'argentino, schierato prima a sinistra, poi a destra e infine sulla trequarti, sbaglia tutto il possibile fino al minuto 44, quando scambia con Milito che di sinistro trafigge Marchetti. Moduli invertiti nella ripresa, quando Reja toglie Hernanes e inserisce Matuzalem, optando così per un 4-4-2 più compatto con Lulic e Gonzalez esterni. Ranieri passa al 4-3-1-2 giocandosi subito la carta Sneijder al posto di Alvarez. Fuori anche Chivu, che cede il posto a Obi con conseguente dirottamento di Nagatomo sulla linea di difesa. L'ingresso dell'olandese cambia il ritmo della Beneamata, divenuta più aggressiva e pungente. Sneijder al 56' mette dentro per Pazzini, il cui colpo di testa finisce tra le mani di Marchetti. L'espisodio che decide la gara arriva sette minuti più tardi quando Lucio, dalla linea di centrocampo, serve di testa un assist per Pazzini (con mezza gamba in fuorigioco): difesa biancoceleste immobile, pallonetto a Marchetti e 2-1. San Siro si scalda mentre Zanetti e compagni si raffreddano un poco, visto che Klose al 65' si divora da due passi una colossale palla-gol. La Lazio chiede un rigore al 79' per fallo di braccio di Lucio, l'Inter però si salva e archivia una partita che, come aveva predetto Ranieri, è stata decisamente più complicata rispetto al derby di sette giorni fa. La sensazione, in ogni caso, è che da qui alla fine potrà succedere di tutto.